Quale effetto produce sulla lamina propria il laser CO2?
RISPOSTA: La struttura vaginale comprende:
(1) Strato muco-epiteliale interno
(2) Lamina propria, contenete vasi a parete sottile
(3) Tonaca muscolare, intermedia
(4) Tonaca avventizia, esterna
La lamina propria della mucosa contiene i vasi sanguigni, che contribuiscono alla diffusione del liquido vaginale attraverso l’epitelio, fibre elastiche, vasi linfatici e nervi. La popolazione cellulare della lamina propria è molto varia. Comprende, per esempio, fibroblasti, linfociti, plasmacellule, macrofagi, leucociti eosinofili e mastociti. Questi tipi cellulari forniscono all’epitelio supporto e nutrizione, oltre che i mezzi di ancoraggio al tessuto sottostante.
Nei casi di atrofia vaginale, l’acqua è meno presente nell’epitelio asciutto della parete vaginale ed è più presente nel tessuto connettivo sottostante. Pertanto, l’epitelio vaginale vero e proprio subisce un danno minimo, mentre lo strato subepiteliale assorbe una maggiore quota di energia termica.
Infatti, in campioni istologici prelevati da pazienti trattati per alcune settimane con un laser vaginale CO2 frazionato si sono evidenziati rigenerazione della mucosa e della sottomucosa vaginale, maggiore quantità di collagene ed elastina, aumentata perfusione microvascolare, ispessimento di mucosa e sottomucosa, e ripristino delle riserve di glicogeno. È stato dimostrato che a seguito del trattamento con laser CO2, l’attività dei fibroblasti aumenta. Ciò coinvolge la produzione di nuovi componenti molecolari della matrice del tessuto connettivo, il ripristino della perfusione vascolare, e l’aumento dell’attività delle cellule epiteliali, con maggiore sintesi, accumulo e rilascio di glicogeno.
Rinnovamento dei componenti della sostanza fondamentale vuol dire nuova sintesi e rilascio di glicosaminoglicani, glicoproteine, e glicoproteine multiadesive. Queste molecole sono in grado di legare grandi quantità d’acqua. Ciò comporta un significativo aumento dell’idratazione tissutale e il conseguente aumento della permeabilità ai nutrienti, che possono perciò spostarsi dai vasi ai tessuti.